HO SOGNATO UNA GN  - testi

  

SCHIAPPA (sche-schi)

 

Uno schianto!

Una schifezza!

Odor di pesche!

Cacca di mosche!

Mille boschi!

Mille teschi blu!

 

Se fai un fischio…

Io non rischio.

Senza scherzi…

Becchi schiaffi.

Nella mischia…

Nella mischia tu!

 

Schiappa!

Schizzinoso scheletrino di una schiappa!

Schifiltoso schiantaschioda di una schiappa!

Se non tiri di scherma,

se non schiacci una noce,

se non segui uno schema,

ma che scheggia sei!

 

 

IERI C’ERA (c’era – c’è)

 

Ieri c’era un girino,

oggi c’è un ranocchio.

Ieri c’era un livido,

oggi è rotto il ginocchio.

Ieri c’era un seme,

oggi un grosso melone.

Ieri un pallottoliere

oggi c’è un cervellone.

Ieri c’era, ieri c’era,

oggi c’è, c’è, c’è:

la vita riserva

mille sorprese

per me e per te.

Ieri c’era un brivido,

oggi c’è il raffreddore.

Ieri c’era una nuvola,

oggi c’è il temporale.

Ieri c’era un po’ di sole,

oggi c’è il deserto.

Ieri c’era una spiaggia,

oggi c’è il mare aperto.

Ieri c’era, ieri c’era,

oggi c’è, c’è, c’è:

la vita riserva

mille sorprese

per me e per te.

 

 

CQ (cq)

Cq, cq, cq, cq per fare l’acqua,

Cq, cq, cq, per fare un acquazzone,

Cq, cq, cq, per fare un buon acquisto,

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

 

Cq, cq, cq, cq ed ecco un acquitrino,

Cq, cq, cq, e nuoti in un acquario

Cq, cq, cq, là pronto un acquedotto,

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, cq per fare l’acqua,

Cq, cq, cq, per fare un acquazzone,

Cq, cq, cq, per fare un buon acquisto,

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

 

Cq, cq, cq, cq ed ecco un acquitrino,

Cq, cq, cq, e nuoti in un acquario

Cq, cq, cq, ed ecco un acquedotto,

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, Cq, cq, cq.

 

 

CON UN CI (ci-ce-gi-ge)

Con un ci,

ci faccio un cilindro,

con un ce,

invece un cestino.

Con un ge,

un gelato al limone,

con un gi,

un giretto in Giappone.

 

Con un ci,

metto insieme un ciclone,

con un ce,

faccio un cervo marrone.

Con un ge,

un bel gesto virile,

con un gi,

un gigante gentile.

 

Con un ci,

un citofono rosa,

con un ce,

una cena succosa.

Con un ge,

un genietto geniale,

con un gi,

una gita a Natale.

 

Con un ci,

ci faccio un cilindro,

con un ce,

invece un cestino.

Con un ge,

un gelato al limone,

con un gi,

un giretto in Giappone.

 

 

È MEGLIO (gli)

È meglio non perdere i bagagli.

È meglio non sbatter sugli scogli.

È meglio non frenare gli sbadigli.

È meglio non cadere in un imbroglio.

È meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio,

è meglio, è meglio, è meglio, è meglio.

È me-e-e-e-glio!

È meglio non perdere il portafoglio.

È meglio quando dormi non esser sveglio.

È meglio non avere orecchie da coniglio.

È meglio non dovere fare mai uno sbaglio.

È meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio,

è meglio, è meglio, è meglio, è meglio.

È me-e-e-e-glio!

È meglio non riscaldarsi con un ventaglio.

È meglio non diventare mai e poi mai un bersaglio.

È meglio bere un buon brodo invece che brodaglia.

È meglio non perdere nessuna battaglia.

È meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio,

è meglio, è meglio, è meglio, è meglio.

È me-e-e-e-glio!

 

 

ACCA (h)

Acca come ehi! Mi stai a sentire?

Acca come oh! Che meraviglia!

Acca come ahi! Mi hai fatto male!

Acca come hai, hai voglia di dormire?

Acca come ho una bici nuova

Acca come hai un pupazzo di velluto

Acca come hai bei voti a scuola

Acca come hanno un naso un po’ puntuto

Acca come ho fatto il bagno nello stagno

Acca come hai, hai detto che sbagliavo

Acca come ha, ha perso la scommessa

Acca come hanno, hanno visto un tipo strano

 

 

UN CUOCO CON LA C (c-q)

Un cuoco con la c, tal Quinto con la q,

portava in mano un giorno un quaderno con la q,

andava a scuola c, alle otto e un quarto q,

a scuola di cucina tutte e due con la c.

E a scuola con la c, il cuoco con la c,

spennò poi quattro quaglie tutte quante con la q,

e cosse quindi c, le quaglie con la q,

ed erano squisite quelle quaglie con la q.

Un cuoco con la c, tal Quinto con la q,

portava in mano un giorno un quaderno con la q,

andava a scuola c, alle otto e un quarto q,

a scuola di cucina tutte e due con la c.

E a scuola con la c, il cuoco con la c,

spennò poi quattro quaglie tutte quante con la q,

e cosse quindi c, le quaglie con la q,

ed erano squisite quelle quaglie con la q.

 

 

HO SOGNATO UNA GN (gn)

 

Ho sognato una GN, era dentro a un legno.

Ho sognato una GN, nuotava nello stagno.

Ho sognato una GN, scritta alla lavagna.

Ho sognato una GN, Ho sognato una GN, Ho sognato una GN.

Ho sognato una GN, era dentro a una pigna.

Ho sognato una GN, assomigliava a un cigno.

Ho sognato una GN, mi ha quasi dato un pugno.

Ho sognato una GN, Ho sognato una GN, Ho sognato una GN.

Ho sognato una GN, era chiusa nel bagno.

Ho sognato una GN, era proprio un bel sogno.

Ho sognato una GN, che faceva un disegno.

Ho sognato una GN, Ho sognato una GN, Ho sognato una GN.

Ho sognato una GN, che mi pestava un calcagno.

Ho sognato una GN, nella tela di un ragno.

Ho sognato una GN, che provava vergogna.

Ho sognato una GN, Ho sognato una GN, Ho sognato una GN.

 

 

SE PERDI UNA ELLE (doppie)

Se prendi una pala

e aggiungi una elle,

diventa una palla e non scavi più.

Se prendi una stele,

e aggiungi una elle,

diventa due stelle che brillan lassù.

Se poi prendi un Polo

e aggiungi una elle,

diventa un bel pollo, con la cresta all’insù.

Se prendi una casa

e aggiungi una esse,

diventa una cassa e non ci stai più.

Se prendi una zana,

e aggiungi una enne,

diventa una zanna e non dormi più.

Se poi prendi un cane

e aggiungi una enne,

diventa due canne e non morde più.

 

 

LO SCERIFFO (sci-sce)

Lo sceriffo

a stelle e strisce,

è scivolato,

giù in piscina:

l’han fasciato

a fasce strette

l’han lasciato

là in cascina.

 

Se mi riesce,

si capisce,

quelle fasce,

io le sfascio:

da quel guscio,

lo sceriffo,

a stelle e strisce,

io lo lascio.

 

Con un ascia,

sfascio l’uscio,

e lo sceriffo,

scivolato,

lascio uscire,

dalla cascina,

da quella scena,

di scivoli e piscina.

 

Lo sceriffo

a stelle e strisce,

è scivolato,

giù in piscina:

l’han fasciato

a fasce strette

l’han lasciato

là in cascina.

 

 

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